Non è crisi, è transizione economica. Il modello di governance locale collaborativa avviato a Mantova, grazie a CO-Mantova, è una proposta e una sperimentazione per affrontare le complesse e molteplici sfide sociali, culturali e ambientali che il cambiamento di paradigma economico e istituzionale in atto pone. Gli stili di vita, l’assetto dei rapporti sociali, il ruolo delle istituzioni, il rapporto dell’uomo con le risorse naturali e culturali stanno cambiando. CO-Mantova intende offrire una risposta a queste nuove sfide. Intende farlo costruendo collaborazione tra pubblico, privato, terzo settore, scuole e università, cittadini e innovatori sociali (le cinque anime della governance collaborativa). Per accompagnare questo processo di transizione CO-Mantova intende proporsi come una piattaforma di collaborazione attraverso la quale le cinque anime possono lavorare insieme per creare progetti collaborativi per la città e il territorio a partire dai beni comuni. CO-Mantova, il cui nocciolo duro è la “classe cre-Attiva” di giovani makers, architetti-condotti, agricoltori urbani, artisti, creativi e professionisti della governance locale, sarà la fucina nella quale verranno forgiate idee e progetti per la resilienza di Mantova nel XXI secolo.
Qui trovate la tavola periodica dei progetti che fino a questo momento sono attivi in Co-Mantova. Presto la tavola verrà arricchita da molti nuovi progetti-elementi del cambiamento che accompagneranno il territorio nella transizione economica e sintetizzeranno la reazione della “resilienza territoriale“.
ECCO PERCHÈ PARTIAMO DAI BENI COMUNI
Co-Mantova nasce per creare uno sviluppo locale collaborativo a partire dai beni comuni. I beni comuni, urbani, ambientali, culturali, cognitivi e digitali sono risorse comuni co-prodotte, co-gestite o co-rigenerate dai cinque attori della governance collaborativa: innovatori sociali e cittadini attivi, istituzioni pubbliche collaborative, imprese responsabili, scuole, università e altre istituzioni cognitive impegnate nella comunità, organizzazioni del terzo settore attraverso forme di partenariato pubblico-privato-civico.